martedì 21 maggio 2024

Il condomino - tra STEAM, cooperazione e inclusione (attività di Paper Design)

Obiettivo 

Costruire un ”condominio” che rappresenti la classe attraverso la realizzazione della “stanza dei sogni” da parte di ciascun alunno. L’attività prende spunto dall’opera “Guscio – storie da esplorare” dell’Illustrator/Visual  and paper Designer Alessia Elettra Campana nella quale in ogni stanza “è narrata e rappresentata la vicenda di un diverso inquilino a cui è associato un ambiente della casa che ne rispecchia usi e costumi” in un microcosmo di diversità che convivono e dialogano “sotto uno stesso tetto”.

Gli alunni sono invitati a progettare e realizzare una propria stanza, decorandola e arredandola a piacere, inserendo un personaggio che li rappresenti, un alter ego…Una volta ultimate,  le “stanze” vengono assemblate per comporre il “condominio della classe”.

Sequenze operative

Presentazione dell’attività e illustrazione dell’opera “Guscio” della designer A. E. Campana. Agli alunni viene chiesto di descrivere quanto viene loro mostrato e di ipotizzare tecniche, materiali e strumenti necessari.

Misurazione e tracciatura del foglio per la realizzazione della “stanza” con il vincolo della dimensione del triedro mongiano (12 cm) per la creazione di moduli facilmente ottenibili dai fogli dell’album di disegno tecnico. Taglio e piegatura per passare dal 2D al 3D.

Ideazione della stanza e scelta delle carte colorate per rivestire pareti e pavimento: misurazione, tracciatura, taglio e incollaggio.

Realizzazione e collocazione degli arredi, dei complementi, degli elementi decorativi e dell’abitante della stanza.

Compilazione di una scheda di autosservazione/autovalutazione del processo e del prodotto, con riferimento a difficoltà/criticità incontrate e relative strategie adottate ai fini del loro superamento. 

Assemblaggio dei moduli per la costruzione del condominio.


Prerequisiti e competenze in gioco

Gli alunni affrontano questa attività dopo aver esperito il  concetto di sviluppo di un solido geometrico alla fine della classe prima con relative esperienze di smontaggio/montaggio di imballaggi cartacei e progettazione di packaging e aver appreso, nel corso del primo quadrimestre della classe seconda,  a rappresentare i solidi geometrici con il metodo delle proiezioni ortogonali. Il laboratorio qui descritto consente agli alunni di mettere in pratica quanto appreso sul piano teorico, sperimentando concretamente la rappresentazione e la manipolazione di “oggetti-spazio”.

In secondo luogo l’attività chiede loro di progettare per  realizzare poi quanto ideato: è questa la fase di problem-solving. In questo ambito gli alunni si misurano con limiti e difficoltà pratiche e mettono in atto strategie per superarli, con soluzioni anche personali e originali. E’ anche la fase in cui gli alunni spontaneamente condividono con i compagni le soluzioni trovate.

Scaturisce in  questo modo negli alunni anche la consapevolezza della necessità di collaborare se si vuole raggiungere un obiettivo comune: se non ci sono stanze non c’è condominio.

Un’ulteriore riflessione riguarda l’aspetto dell’orientamento; quest’attività infatti, portando ogni alunno a ideare e realizzare la  propria “stanza dei sogni” pone a ciascuno delle domande che favoriscono l’autoconoscenza. 

Ogni stanza è diversa e “parla” di chi l’ha realizzata, quasi come un “autoritratto”; nel “condominio-classe” le diversità convivono, si confrontano, si conoscono.



Vania Geretto – Scuola Secondaria di Primo grado “G. Toniolo” di San Stino di Livenza