venerdì 19 gennaio 2024

Giocare con la Musica: il pentagramma tattile

OBIETTIVO

Rinforzare la conoscenza delle note sul pentagramma.

DESCRIZIONE

Dividiamo i ragazzi in 4-5 gruppi di pari numero e li disponiamo seduti in file. I primi di ogni fila verranno bendati e giocheranno con il pentagramma tattile senza poterlo vedere.


Chiediamo ai giocatori di indicare la posizione di una nota, posizionandosi con i pollici in corrispondenza della linea o dello spazio adeguati. 

Dopo aver controllato e assegnato un punto a chi ha trovato la posizione corretta, i pentagrammi passano ai compagni della seconda fila, che vengono bendati e possono giocare. 

Si procede così fino a far giocare tutti i ragazzi. 

A questo punto si controllano i punteggi e passano alla fase successiva i gruppi che hanno il punteggio più alto.


La seconda fase del gioco è a tempo: si esegue lo stesso gioco, ma viene assegnato il punto al primo che trova la posizione corretta.

SUGGERIMENTI - Cerchiamo di formare gruppi omogenei.

TEMPO - 30 minuti

MATERIALE

Pannelli verticali 21x10, con 5 strisce orizzontali in rilievo a formare un pentagramma, lasciando più spazio nella parte sottostante. Io ho realizzato questo materiale in gomma eva, ma si può scegliere altro, purché le cinque linee siano in rilievo.

Anna Piasentier - Scuola Secondaria di I grado "Antonio Fogazzaro" di La Salute di Livenza

Mathigon: the mathematical playground

Mathigon è una piattaforma online che supporta e facilita l’apprendimento della matematica. 

All’interno della piattaforma è possibile accedere a corsi, lezioni e giochi inerenti l’area matematica. Esiste anche uno spazio interattivo denominato Polypad, utilizzabile facilmente dalla digital board, con svariato numero di strumenti matematici e una grafica pulita e accattivante. 

Con Polypad, ad esempio, è possibile manipolare forme geometriche, utilizzare Tangram, conoscere i solidi e giocare con i dadi poliedrici. Oppure è possibile toccare specifici concetti matematici tramite i più noti e svariati strumenti quali i numicon, il BAM, la linea dei numeri, rappresentazioni di frazioni, e molto altro ancora. Vi è anche una sezione che permette di scoprire la matematica “nascosta” in oggetti di uso comune o nei giochi. Contemporaneamente e in modo ordinato è possibile accedere a numerosi facilitatori didattici che possono accompagnare la lezione e fornire molteplici forme di rappresentazione di un contenuto. 

In classe prima è stata utilizzata questa piattaforma per supportare un percorso sulla geometria solida e sul calcolo a mente. Alcuni degli esercizi svolti hanno previsto la scelta di due dadi poliedrici (individuando il numero di facce più adatto) all’interno del Polypad di Mathigon per effettuare: confronto tra quantità, semplici calcoli a mente (addizione e sottrazione), lettura delle facce dei dadi poliedrici. 

 Giulia Piazza - Scuola primaria "Don Michele Martina" di San Stino di Livenza

Lettura attiva: Libro Amico


L’iniziativa nazionale di #ioleggoperché, alla quale la Scuola Primaria di Corbolone aderisce da diversi anni, persegue gli obiettivi di potenziare le biblioteche scolastiche, favorire la crescita di nuovi lettori, ridurre le disuguaglianze sociali e contrastare la povertà educativa e il disagio sociale.

Essa offre alla scuola, annualmente, la possibilità di incrementare l’idea che il libro è uno strumento di conoscenza, coinvolgente e stimolante, che sviluppa la creatività e il senso critico. In quest’ottica da diversi anni è consuetudine, nel nostro plesso, affidare agli alunni delle ultime classi il ruolo di lettori protagonisti all’interno di un’esperienza condivisa, preparata per i bambini più piccoli della scuola. 

Classe terza

“Formiche amiche”, di Donata Dal Molin Casagrande, è un libro semplice, ma nello stesso tempo un agile volume di cultura visiva e didattica adatto a suscitare e stimolare – anche attraverso la bellezza delle illustrazioni - il piacere della lettura.

Nel racconto, molto apprezzato dai nostri alunni nella veste sia di lettori sia di uditori, viene descritta la storia di un formicaio, sommerso dall’acqua dopo un’inondazione.

Le provviste raccolte dalle formiche per l’inverno erano andate distrutte, ma esse non si persero d’animo e trovarono rifugio nel cavo di un albero. Arrivò l’inverno e coprì tutto di neve, ma gli animali stavano al caldo nelle loro tane. Quando arrivò la primavera, cominciarono ad uscire dai loro rifugi invernali ed anche le formiche si diressero verso la collina per costruire un nuovo nido. Al momento erano al sicuro, ma al successivo arrivo della pioggia avrebbero costruito un nuovo nido grazie alla loro forza, umiltà e unione.

Gli alunni-lettori, interpretando molto bene la loro parte, hanno voluto trasmettere questo importante messaggio ai compagni più piccoli che li ascoltavano, coinvolgendoli emotivamente e trasmettendo l’importanza dei valori della solidarietà, dell’amicizia e della collaborazione.

Classe quarta

“Le parole magiche di Kengi il Pensieroso”, libro di P. Lanzotti, letto prima dall’insegnante e poi dai ragazzi: il protagonista è un bambino sumero e dentro di lui arde il fuoco della passione per la scrittura e per la lettura.

Le diverse vicissitudini del protagonista hanno appassionato lettori e uditori, che si sono immedesimati in Kengi e nelle sue emozioni, sviluppando anche un certo spirito critico, relativamente a situazioni vissute dal ragazzo, e permettendo così di fare un confronto con il mondo di oggi: la scuola, la famiglia, le opportunità; nello stesso tempo hanno acquisito conoscenze e informazioni sul quadro di civiltà del popolo dei Sumeri. Dal passato al presente e, localizzando l’attuale Iraq, si è discusso sulle condizioni attuali di molti bambini che ancora oggi vivono difficoltà nel frequentare la scuola e che un certo tipo di organizzazione sociale impedisce una naturale e condivisa evoluzione nello studio e nella conoscenza. Il libro di Kengi non aveva immagini, ma il coinvolgimento delle avventure vissute dal protagonista ha stimolato l’immaginazione e favorito una spontanea rappresentazione grafica, da parte degli alunni, di personaggi, luoghi e situazioni.

Azioni trasversali come la lettura, l’ascolto, l’osservazione geografica, le rappresentazioni grafiche e il confronto sul libro di storia, hanno consentito un lavoro di discussione/analisi e l’introduzione dell’argomento storico con una diversa modalità, più interessante, che ha permesso agli alunni di fruire in modo globale di conoscenze e di promuovere un terreno fertile per lo sviluppo di competenze.

Non ultimo la tecnica della lettura: i diversi dialoghi presenti nel libro hanno richiesto interpretazione, rinforzando l’importanza della punteggiatura, che ha fatto da guida per esporre il testo in modo da favorire la comprensione e il coinvolgimento della storia narrata.

Classe quinta


Gli alunni e le alunne di classi quinta hanno preparato, per i compagni delle prime classi, un percorso a tappe, scandito da poesie e racconti e supportato dalla proiezione delle immagini dei testi scelti, per unire la forza della parola a quella dell’immagine ed aumentare il potere coinvolgente ed emozionante della lettura, sia come attori sia come fruitori dell’azione. In sintesi le diverse fasi dell’esperienza:

Lettura della filastrocca “Se i libri fossero”, di Roberto Piumini

Lettura dell’albo illustrato “Cinque vicini molto invadenti”, di Clara Flood

Lettura del libro “Nerone e Budino”, di Angela Nanetti

Presentazione del cortometraggio tratto da “I fantastici libri volanti di Mr. Morris Lessmore”, di William Joyce

Consegna, a conclusione dell’esperienza, di un segnalibro a tema ad ogni bambino/bambina partecipante, per accompagnare il percorso personale di ognuno e sugellare il rapporto di amicizia tra libro e lettore.

Lorena Zago, Angelica Artico e Lucia Buoso - Scuola primaria "Silvio Pellico" di Corbolone

Scuola dell'infanzia: progetto "Io e i miei compagni"

 

-CANTIAMO INSIEME LA CANZONCINA: “E TU COME TI CHIAMI?”

I bambini utilizzano la canzoncina per presentarsi e conoscere i nomi dei compagni.

- LE INSEGNANTI UTILIZZANO LA METODOLOGIA DEL CIRCLE -TIME PER AVVIARE UNA CONVERSAZIONE GUIDATA DAL TITOLO : “MI PRESENTO”

“Mi chiamo G. ho 4 anni, ho i capelli gialli e gli occhi marroni. Il mio colore preferito è il rosso e mi piacciono le fragole”.

“Mi chiamo L. ho 3 anni, ho i capelli biondi e gli occhi azzurri. Mi piace il rosso e mi piace la pizza  con le patatine fritte”.

...

-ATTIVITA’ DI ARRICCHIMENTO: “GIOCA CON IL TUO NOME!"

I bambini in cerchio pronunciano a voce alta il loro nome e fanno una cosa buffa, un movimento con il corpo, come battere le mani e tutti gli altri dicono il proprio nome e ripetono il suo gesto.

- RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DI SE STESSI CON “AUTOGRAFO”.

Le sagome vengono ritagliate e appese al muro esterno della sezione come composizione dal titolo: “NOI + il nome della sezione"

-"CI RICONOSCI–MO!" LE INSEGNANTI FORMANO IN MODO CASUALE COPPIE DI DUE BAMBINI, CIASCUNO DEI QUALI FA IL RITRATTO DEL SUO COMPAGNO.

-CIRCLE TIME: “I TALENTI DEI NOSTRI AMICI”

“V. sa stare in silenzio e  rispetta i suoi amici”.

“S. sa essere un buon amico”.

...

-ATTIVITA’ DI COLLEGAMENTO CON LA FAMIGLIA.

LE INSEGNANTI CHIEDONO AI BAMBINI DI REALIZZARE A CASA, INSIEME AD UN GENITORE, IL RITRATTO DI UNA COMPAGNA/O.


Scuola dell'infanzia "Jean Piaget 1" di San Stino di Livenza 

Fibonacci, sequenza numerica e spirale aurea

 

Dopo aver presentato Leonardo Fibonacci, la sequenza numerica e aver realizzato sul quaderno la spirale aurea, gli alunni hanno colorato, a coppie, le spirali fornite, indicando di volta in volta se la coloritura fosse ispirata a qualcosa in particolare (ad esempio animali) o se fosse semplicemente una scelta condivisa di puro gusto cromatico.

Gli alunni hanno poi proceduto alla coloritura di una spirale ingrandita, della quale hanno ricavato la scala di ingrandimento rispetto a quella disegnata sul quaderno.

Caterina Romeo  - Scuola primaria "Edmondo De Amicis" di La Salute di Livenza

Il natante

Attività di accoglienza – realizzazione del progetto cartaceo e di un prototipo di un mezzo natante (di superficie o immersione) utilizzando materiali di recupero

Tutti gli alunni hanno partecipato con molto interesse all’attività proposta, manifestando capacità diverse, a volte molto interessanti, rispetto alla progettazione e alla realizzazione dei prototipi. 

Al temine dell’attività tutti hanno avuto modo di spiegare come avevano proceduto e quali erano le caratteristiche dei mezzi realizzati. 

Sono stati votati i quattro “migliori” (due di superficie, due di immersione); i prototipi sono esposti nell’aula di scienze della scuola.

Caterina Romeo - Scuola primaria "Edmondo De Amicis" di La Salute di Livenza

giovedì 18 gennaio 2024

Didattica con i lapbook

Aprendo apprendo!

Con semplice carta, forbice, colori, il tempo scuola diventa efficace.

Gli studenti sono coinvolti nel materiale che stanno studiando, collaborano e si impegnano: imparano in modo pratico.

Ma, che cosa stanno imparando in questa lezione? Stanno imparando il rito funebre nel neolitico.

Durante le ore di IRC, gli alunni della classe prima della Scuola secondaria "G. Toniolo" stannno scoprendo il sentimento religioso preistorico, utilizzando la loro creatività.

A ognuno di loro è stato dato il compito di scrivere un racconto, di ricreare la sepoltura neolitica e partendo da semplici materiali (carta, sacchetti per alimenti...) hanno realizzato degli originali lapbook.

Marta Toffolon - Scuola Secondaria di I grado "Giuseppe Toniolo" di San Stino di Livenza

Qualche idea per potenziare l'Italiano e non solo...

Le attività legate a questo obiettivo sono da svolgersi in ogni momento disponibile, per la durata di tutto l’anno scolastico.

- Per sviluppare l’oralità, gli alunni leggono dei testi di letteratura per ragazzi ai compagni di classe.

- L’espressività legata alla scrittura viene stimolata attraverso la creazione di poesie sul modello HAIKU.


Ciascun alunno può sperimentare le proprie capacità, a partire anche da un inizio dato. 

All’interno del gruppo classe, si può svolgere inoltre un esercizio di RIME PER SCRIVERE FILASTROCCHE. 

I "prodotti" diventano Raccolti del mese in corso: saranno poi condivisi alla fine dell’anno scolastico.


- Altra interessante attività è l'integrazione linguistica, ossia la raccolta  dei falsi amici che si scoprono tra lingue diverse per trasformarli in mattoni e costruire LA TORRE DI BABELE.

- I ragazzi hanno anche modo di sperimentare l’espressività attraverso la linea grafica: il tema di questo percorso è DISEGNA IL TUO MURO E COME PENSI DI SUPERARLO.

- Utilizzando l’Italiano come lingua veicolare, inoltre, avviene uno scambio di informazioni (tra due classi terze) attraverso la scrittura di un INVITO con la finalità annuale di riuscire a creare un evento.

- La realizzazione di un SILENT BOOK poi servirà a raccontare una storia senza parole.

Lucia Tracanzan - Scuola Secondaria di I grado "Giuseppe Toniolo" di San Stino di Livenza

Blackout poetry: let’s find out hidden poems!

La blackout poetry è una forma di espressione poetica che emerge dal caviardage


Anche in questo caso si può scegliere una pagina di un libro, di un giornale, o un volantino: il materiale e il testo di partenza non sono importanti. 

In questa attività sono stati riutilizzati dei vecchi volantini con una stampa della canzone Last Christmas


La cancellazione del testo originale, diversamente dalla tecnica del caviardage, non è obbligatoria: il testo può rimanere visibile, mentre le parole che comporranno il pensiero o la poesia nascosta emergono dalla pagina, trattata come un foglio da disegno su cui esprimere liberamente la propria creatività.

L’utilizzo del testo in lingua straniera permette di ricreare la propria poesia nascosta giocando con i diversi elementi linguistici, con significato e significante, al fine di favorire la consapevolezza nell’uso della lingua di studio. 

Milena Tambasco - Scuola Secondaria di I grado "Antonio Fogazzaro" di La Salute di Livenza