venerdì 12 dicembre 2025

Un percorso per scegliere “cosa farò da grande”

Con l'avvio dell'anno scolastico, sono iniziate nel nostro istituto le attività legate all'Orientamento. Il Decreto ministeriale 328 del 2022 ha stabilito che si svolgano almeno 30 ore di Orientamento in tutte le classi della scuola secondaria di primo grado. 

Le attività proposte sono di diverso genere e sono tutte pensate per mettere in luce le attitudini e per far riflettere i ragazzi su quale percorso sia più adatto a potenziare al massimo i propri punti di forza. 

In questo periodo, per le classi terze della scuola secondaria di primo grado, sono state proposte diverse attività laboratoriali, visto che le famiglie saranno chiamate a iscrivere i propri figli alla scuola secondaria di secondo grado a gennaio. 

Da qualche anno il nostro istituto è stato inserito in due Reti di scopo, una che raggruppa gli istituti del portogruarese, l'altra quelle del sandonatese. La scelta di aderire a entrambe le Reti è stata fatta per dare ai ragazzi e alle loro famiglie più informazioni possibili, dato che San Stino dista quasi gli stessi chilometri sia da Portogruaro che da San Donà. 

Le classi hanno approfondito la conoscenza dei vari indirizzi con i loro professori, utilizzando una dispensa e le informazioni presenti nei vari siti dedicati. 

Alle famiglie è stato fornito un elenco con tutte le date di Scuola Aperta e dei laboratori proposti dagli istituti superiori. 

Oltre alle lezioni svolte in classe, i ragazzi di terza hanno partecipato al Forum “Le scuole si incontrano” organizzato dalla Rete di San Donà. Il Forum si è svolto nella palestra del SFP “Lepido Rocco – San Luigi” a San Donà dal 24 al 28 novembre. 

Le nostre terze sono state accompagnate dai loro insegnanti e hanno avuto la possibilità di accedere agli stand preparati dalle scuole superiori e parlare con professori e alunni che frequentano quegli istituti per un'ora. A questo Forum hanno partecipato oltre 1.500 alunni di terza media. 


La settimana successiva, le classi terze sono state accompagnate al Forum dell'Orientamento di Portogruaro, che si è svolto dall'1 al 5 dicembre presso il centro Polins, polo per l'innovazione strategica della città di Portogruaro e che, da quest'anno, è tornato a svolgersi in presenza.

Gli alunni hanno potuto ascoltare la presentazione di 4 istituti a loro scelta. A presentare gli istituti c'erano docenti e allievi delle scuole superiori.  

In queste settimane l'istituto “Scarpa” di Motta di Livenza e il “Lepido Rocco” di Motta hanno svolto un'attività di informazione nel plesso “Toniolo”, mentre gli allievi del plesso “Fogazzaro” hanno ricevuto la visita di due ex alunni, che hanno raccontato la loro esperienza alla scuola superiore. 

Infine è in corso un'attività di conoscenza e approfondimento con la piattaforma #Orientati predisposta dalla società Edulife. La piattaforma è proposta dalla Rete di San Donà, è totalmente gratuita ed è pensata per aiutare i ragazzi nella scelta. Nella piattaforma si possono svolgere un test sulle attitudini, leggere i piani di studio dei vari indirizzi, avere informazioni e tutorial sulle modalità di iscrizioni e ascoltare delle video interviste a professioni e a studenti. Gli alunni possono accedere alla piattaforma sia a scuola, che a casa con i genitori. 

In questi giorni i docenti stanno predisponendo i Consigli orientativi, che verranno consegnati alle famiglie nelle prossime settimane. In questo documenti gli insegnanti forniranno alle famiglie un consiglio sul percorso scolastico più adatto a sviluppare le attitudini degli allievi. 

Gli alunni stanno affrontando le attività con interesse e impegno. Apprezzano il fatto che i Forum siano stati svolti in presenza, perché questo ha permesso loro parlare con docenti e allievi e poter porre loro domande e curiosità. 

Le attività previste sono state molte, ma sono quanto mai importanti per accompagnare i nostri ragazzi in una scelta così importante per il loro futuro. 


Annalisa Brussolo - Referente dell'Orientamento per le Scuole Secondarie di I grado dell'Istituto

giovedì 11 dicembre 2025

QUANDO LEGGERE DIVENTA ENERGIZZANTE

L’educazione è un processo complesso e dinamico che richiede un approccio olistico e autentico. In questo contesto gli energizzanti giocano un ruolo fondamentale nel promuovere la motivazione, la concentrazione e il benessere degli studenti. Gli energizzanti sono strumenti pedagogici che aiutano a stimolare l’interesse e la partecipazione degli studenti, favorendo un ambiente di apprendimento positivo ed inclusivo. (Progetto per crescere – LIONS QUEST – ITALIAN ONLUS)

FASI DI LAVORO:

Energizzante: “Tutti abbiamo talento”: fate un cerchio con le sedie, in modo che tutti i bambini possano sedersi. Chiamate un volontario che voglia parlare delle sue abilità o talenti al centro del cerchio, togliete la sedia. Dovrà dire: “Io ho un talento: so…. E tu? Tutti quelli che hanno lo stesso talento dovranno spostarsi in un’altra sedia, mentre il bambino al centro tenterà di sedersi in una sedia lasciata libera. Il bambino che rimane in piedi dovrà continuare il gioco.

     Obiettivo: dichiarare le proprie abilità

2. Lettura della storia: “La fiera dei nani” di AAVV e conversazione guidata.


3. L’incontro si è tenuto a classi aperte con la partecipazione di una ex alunna che ora frequenta la scuola Secondaria di primo grado, che si è prestata come lettrice.

4. Destinatari: classi seconde B e C della scuola Primaria, plesso “Don Michele Martina”.

5. Ambito disciplinare: educazione civica, arte e italiano.

6. Dialogo aperto: i bambini hanno condiviso le proprie emozioni e i propri interessi personali facendo emergere profonde riflessioni sul valore della felicità e della fortuna.

7. Realizzazione: attraverso un laboratorio manuale di un segnalibro raffigurante i personaggi della storia.


8. Mettere in pratica: Dopo aver disposto i bambini in gruppi di tre, ogni gruppo ha scritto una breve poesia o pensiero su un’emozione positiva, utilizzando un modello guida.

 9. Momento conclusivo => circle time: riflessioni sulle emozioni provate nel lavorare insieme per un fine comune. L’ importanza di usare   parole per descrivere le proprie emozioni.                      

10. Energizzante finale: obiettivo=> Vivere emozioni giocando.


Chiara Pantarotto, Nancy Marian, Roberto Guerra, Chiara Savasta, Ileana Facchin, Adele Italiano – Scuola Primaria “Don Michele Martina” di San Stino di Livenza

martedì 9 dicembre 2025

SCOPRIAMO L’ARIA - Scuola dell'infanzia

Siamo talmente abituati a questo elemento invisibile e inafferrabile nel quale ci muoviamo e respiriamo, che finiamo per dimenticarci della sua esistenza perché l’aria è trasparente. 

Ad esempio, quando chiediamo ai bambini cosa c’è dentro una bottiglia, senza liquido all’interno, essi rispondono senza esitare che la bottiglia è “vuota” cioè che “dentro non c’è niente”, mentre essa in realtà è “piena d’aria”

Attraverso alcuni esperimenti i bambini hanno scoperto l’esistenza dell’aria, sono diventati consapevoli delle caratteristiche fondamentali di essa, ragionando su cause ed effetti, formulando ipotesi da verificare.

I bambini hanno potuto verificare che l’aria è incolore, inodore, insapore, occupa spazio.

Svolgimento del percorso:

  • Conversazione guidata per sapere quali sono le conoscenze pregresse dei bambini sull'elemento ARIA
Insegnante: “ Bambini cos'è l' aria?”
Risposte dei bambini:
– “ L' aria serve a rinfrescarsi”.
– “ L' aria serve per respirare”.
– “ Infatti quando noi respiriamo l' aria entra dal nostro naso, rimane un po' dentro di noi e poi esce
nuovamente dal naso o dalla bocca”.
– “ Se c'è tanto freddo quando respiriamo si forma un fumetto nell' aria”.
– “ L' aria spinge le foglie”.
– “ Sì è vero l' aria le solleva in alto”.
– “ L' aria a volte è fredda”.
– “ Ma può essere anche calda quando il sole la scalda”.
– “ Quando invece c'è molto vento arriva la pioggia”.
– “ Sì e il vento ha molta più aria”.
– “ Infatti il vento ci muove i capelli”.
– “ L' aria è in cielo”.
– “ L' aria è invisibile”.
– “ L' aria sposta le nuvole”.
– “ Possiamo sentire l' aria fresca quando viene dal Polo Nord”.
  • I bambini verificano che una bottiglia vuota con il tappo, non è del tutto vuota è piena d’aria, infatti non riescono a schiacciarla.

  • I bambini corrono in giardino tenendo in mano un sacchetto aperto e verificano che esso si gonfia perché si riempie d’aria.


  • I bambini soffiano dentro una cannuccia scoprendo che l’aria è anche dentro di noi. Con l’aria che sta dentro di noi gonfiamo palloncini e soffiamo per creare bolle di sapone.


  • I bambini inseriscono un bicchiere con una pallina di carta in una vaschetta piena d’acqua e scoprono che il bicchiere non si riempie d’acqua perché l’aria all’interno lo impedisce infatti la carta resta asciutta (l’aria occupa uno spazio).

  • L’insegnante appende alle estremità di una gruccia due palloncini, uno gonfio e l’altro sgonfio: i bambini possono verificare che anche l’aria ha un peso, perché la gruccia si inclina dalla parte del palloncino gonfio.

  • L’insegnante dispone 2 bottigliette di plastica vuote, inserisce in ciascuna 1 palloncino e con una pompa adatta prova a gonfiare i palloncini (una bottiglietta ha un foro che i bambini non vedono). I bambini verificano che si gonfia solo uno di questi palloncini, mentre non si riesce a gonfiare l’altro: anche l’aria occupa uno spazio perché si gonfia solo il palloncino della bottiglietta con il foro, poiché l’aria è uscita.

Scuola dell'infanzia "Jean Piaget 1" di San Stino di Livenza

domenica 7 dicembre 2025

Costruiamo i solidi


Dopo aver conosciuto i solidi attraverso l’osservazione e la manipolazione di oggetti di uso quotidiano portati dall’insegnante, gli alunni, organizzati in coppie, costruiscono le principali figure geometriche utilizzando plastilina e stecchini. 


L’attività consente di individuare concretamente le parti che compongono i solidi: vertici, spigoli e facce. 


Successivamente, quanto osservato viene registrato sul quaderno, con particolare attenzione al numero di vertici, spigoli e facce delle figure realizzate.


 Stefania Boatto - Scuola primaria "Edmondo De Amicis" di La Salute di Livenza

venerdì 5 dicembre 2025

MAGICO AUTUNNO

Bentrovati!

Tra sciarpe, berretti e guanti abbiamo capito che l’autunno sta lasciando spazio all’inverno e al nostro amatissimo Natale!

Ma prima di entrare nell’atmosfera piena di luci e brillantini, vorremmo fare un piccolo excursus di quanto vissuto durante l’autunno, una stagione che Van Gogh amava moltissimo “finchè ci sarà l’autunno, non avrò abbastanza mani, tele e colori per dipingere la bellezza che vedo”, così diceva il grande artista a noi siamo perfettamente d’accordo con lui!

Quest’anno il filo conduttore è l’arte, il “vivere a colori” come modo per esprimere la nostra gioia nello stare assieme e nel condividere momenti magici. Ci aiuta in questa avventura una persona speciale che, in realtà, noi non conosciamo, ma sappiamo essere un amico di Albero Azzurro, quindi possiamo di certo fidarci.

Ogni tanto ci porta delle sorprese e noi lo capiamo perché lascia delle impronte colorate (per la gioia delle nostre care ausiliarie) e dei regali che ogni volta ci fanno emozionare.

Il primo è stato una scatola piena di foglie e con due buchi in un lato…le maestre hanno esordito dicendo “ci sono bambini coraggiosi in questa scuola?”….beh, ovvio, c’era solo l’imbarazzo della scelta; così tre volontari si sono presentati al cospetto della scatola e hanno messo le loro mani all’interno alla ricerca di tesori mai visti.                                                     



Mele, uva bianca e nera, melagrana, caco, pera e castagna, i frutti dell’autunno erano tutti dentro quella meravigliosa scatola!



Hanno trovato tutti posto all’interno di un cestino che ci siamo passati di classe in classe per osservare con i nostri occhi queste meraviglie e provare a riprodurle….                                                     

Con risultati ovviamente strepitosi…

Che poi, a dirla tutta, è venuto fuori anche che un certo Caravaggio aveva provato a fare un dipinto tipo i nostri….boh, la chiamano “canestra di frutta”….io direi che certe notizie non andrebbero neanche date!

Pensate sia finito tutto cosi???

Eh no, cari miei! Dopo un po' di tempo le impronte sono ricomparse (con buona pace delle nostre collaboratrici) e stavolta ci hanno condotti in biblioteca dove abbiamo trovato zucche a volontà! E con loro un bellissimo albo illustrato che narrava la vita di un’artista che fin da piccolina amava dipingere e soprattutto realizzare pois (per chi non lo sapesse sono dei pallini n.d.a.).

Ne siamo rimasti affascinati, in particolare perché questa artista ci ha lasciato un messaggio bellissimo, ovvero di seguire sempre i nostri sogni anche se ci sembrano difficili da raggiungere!

In quel momento, però, il nostro sogno era quello di decorare quelle zucche per farle diventare come quelle di Yayoi Kusama, questo era il nome dell’artista.

Valutate un po' voi….     



Le zucche della nostra amica Yayoi ci sono piaciute talmente tanto che in suo onore abbiamo prodotto una gigantografia che ha lasciato tutti a bocca aperta!


Siamo sicuri che le nostre attività vi sono piaciute molto, non ci resta che salutarvi, augurarvi un Felice Natale e darvi appuntamento al prossimo anno!!!!


I bambini e le bambine della scuola dell’infanzia “Albero Azzurro” di La Salute di Livenza

Una Classe di Super Poteri: Celebriamo l'Inclusione e la Diversità!

In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti della Disabilità, celebrata il 3 dicembre 2025, la classe IVA del plesso “S. Pellico” ha dedicato due ore speciali a un percorso di riflessione, attività e creatività per comprendere più da vicino il valore dell’inclusione. Attraverso esperienze significative i bambini hanno scoperto che essere cittadini responsabili significa anche saper riconoscere e rispettare le differenze, accogliendo ognuno con cuore aperto, onestà e correttezza.

Il percorso didattico mirava a raggiungere i seguenti obiettivi:

  • Comprendere il significato di disabilità non come mancanza, ma come diversità che richiede risposte e accoglienza specifiche.
  • Sviluppare l'empatia, mettendosi nei panni degli altri.
  • Riconoscere l'importanza dell'inclusione e dell'accessibilità.
  • Valorizzare i talenti e i "super poteri" di ogni persona.

Fase 1 – Circle Time: Parole che aprono strade

Abbiamo avviato la mattinata con un circle time di confronto. Abbiamo chiesto ai bambini cosa sapessero della Giornata e quale fosse il significato di parole importanti come "diritto" e "disabilità". Dopo aver ascoltato attentamente le loro idee, abbiamo chiarito che tutti abbiamo dei diritti fondamentali (come andare a scuola, giocare, essere curati).

Abbiamo poi spiegato che la disabilità è semplicemente una caratteristica e che le difficoltà spesso non sono dovute solo alla persona stessa, ma a come è strutturato il mondo intorno a lei. Ad esempio, una persona in sedia a rotelle non ha difficoltà se ci sono delle rampe. Abbiamo successivamente sottolineato che siamo tutti diversi e che questa diversità è la nostra vera ricchezza: la diversità è, di fatto, la norma, e la disabilità è semplicemente un altro modo di essere diversi. 

Abbiamo poi introdotto il concetto di "accessibilità" (rampe, braille, sottotitoli) definendole le "chiavi magiche" che permettono a tutti di partecipare alla vita sociale.

L'attenzione si è poi spostata sui Talenti con domande stimolo: "C'è qualcosa che a te sembra difficile, ma che un tuo compagno fa benissimo? E viceversa, c'è qualcosa in cui sei un vero campione, ma che per altri è una fatica?". Questa riflessione guidata ha portato i bambini alla consapevolezza che tutti abbiamo dei punti di forza e delle aree di debolezza, e che in fondo, ogni nostra debolezza può essere vista come una "disabilità", in quel preciso contesto.

Fase 2: Il Super Potere Nascosto

Per introdurre la parte più creativa, abbiamo visto insieme il cortometraggio animato spagnolo, "Cuerdas" (Cordas), vincitore di numerosi premi e molto toccante. Il video racconta la storia di María e della sua profonda connessione con Nico, un nuovo compagno di classe con disabilità motoria. L'attenzione e gli sforzi di María per includerlo sono stati una potente metafora di inclusione e accessibilità emotiva.

Dopo la visione, abbiamo stimolato la discussione con domande chiave:

  • "Qual è il Super Potere di María? (L'empatia, la pazienza, la fantasia, la voglia di includere)"
  • "Come le corde e il gioco hanno creato un ponte tra i due bambini?"

Questo ci ha condotto al Gioco dei "Super Poteri Nascosti". Abbiamo spiegato che ognuno di noi possiede un "Super Potere" unico e speciale. Per alcuni è la gentilezza, per altri l'essere bravi a disegnare, per altri ancora la capacità di ascoltare, o di far sorridere.

Nell’Esercizio Pratico, i bambini sono stati invitati a disegnare al centro di un foglio un simbolo o un'immagine che rappresentasse il loro super potere (es. "Aiuto gli amici che sono tristi"). Successivamente, hanno pensato a come questo potere potesse aiutare un qualsiasi compagno in difficoltà.

Fase 3: Costruiamo Insieme il "Muro dell'Inclusione"

A turno, i bambini hanno condiviso i loro disegni e i loro Super Poteri, appendendoli al grande cartellone in classe intitolato "Una Classe di Super Poteri". Questo è stato il momento ideale per introdurre i concetti di barriera (sia fisica che culturale/mentale, come il pregiudizio) e di facilitatore, riflettendo su come i nostri "super poteri" possano essere facilitatori per i nostri amici in difficoltà.

Fase 4: Mettersi nei Panni degli Altri

L’attività si è conclusa con un gioco attivo di empatia. Due alunni, a turno, hanno affrontato due sfide: uno doveva disegnare bendato (simulando una disabilità visiva), l'altro doveva disegnare usando la mano non dominante.


Al termine dei disegni, le domande rivolte ai protagonisti sono state: “Come ti sei sentito mentre disegnavi? Cosa ti mancava? Cosa avresti desiderato?”. Le loro risposte, piene di sincerità e frustrazione, hanno permesso a tutta la classe di comprendere, anche se solo per un istante, cosa significhi affrontare una difficoltà.

Dalla successiva riflessione di gruppo, i bambini hanno spontaneamente creato un elenco di Regole del "Bravo Compagno", che non sono altro che linee guida pratiche per l'inclusione e l'accoglienza quotidiana. È stata una conclusione potente e spontanea di un percorso che ha celebrato la ricchezza che nasce dall'accettazione e valorizzazione di ogni singola diversità.

In conclusione, questa attività non è stata solo un modo per conoscere i diritti della disabilità, ma un vero percorso di crescita personale e collettiva. Attraverso ascolto, empatia e creatività, i bambini imparano ogni giorno a diventare cittadini responsabili, onesti e corretti, capaci di costruire un mondo più giusto e accogliente per tutti.

Barbara Carnielli - Scuola primaria "Silvio Pellico" di Corbolone

"Apprendisti ciceroni FAI” alla Chiesa parrocchiale di Santo Stefano

Brochure distribuita durante la giornata “Apprendisti Ciceroni FAI”

Il 29 Novembre scorso è stata una giornata speciale per le classi B, D ed E del plesso “G. Toniolo”, le quali hanno avuto l’opportunità di cimentarsi nell’attività “Apprendisti ciceroni”, promossa dal FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano). 

Grazie a questa occasione, gli alunni hanno dapprima approfondito la storia e il significato delle opere d’arte della Chiesa parrocchiale di San Stino di Livenza e poi vestito i panni di guide turistiche per illustrare i beni in essa conservati e la storia del campanile. 

L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dai numerosi visitatori, che hanno ammesso di aver scoperto aspetti poco conosciuti della storia locale legati alla Parrocchiale di San Stino di Livenza e alle sue opere. 

L’esperienza ha avuto un carattere inclusivo e ha visto anche la realizzazione e l’utilizzo di un cartellone sul campanile di San Stino da parte di un’alunna che ha utilizzato la comunicazione aumentativa e alternativa (CAA) per illustrare le caratteristiche della torre campanaria.

Cartellone su campanile realizzato con la CAA

Alle persone che hanno ascoltato gli apprendisti ciceroni della “Toniolo” è stata donata una brochure realizzata da alcuni alunni di 3^ES. Il pieghevole rientra tra le attività previste dal progetto Orientamento e potrebbe essere scelta dai ragazzi come prova “capolavoro”, da inserire nel proprio E-portfolio della piattaforma del MIM, in qualità di prodotto significativo e caratterizzante dell’anno scolastico in corso. 

Per la scelta della brochure da distribuire durante la giornata promossa dal FAI, è stata organizzata una gara interna alla classe: i ragazzi sono stati divisi in gruppi di due-tre alunni e hanno lavorato con i computer del laboratorio d’Informatica mediante la piattaforma Canva; tra i prodotti effettuati da ciascun gruppo è stata organizzata una votazione e scelto quello ritenuto esteticamente più bello e più funzionale allo scopo. Per le immagini e i contenuti da inserire nel pieghevole, gli alunni si sono avvalsi del materiale elaborato e condiviso dal prof. Andrea Maurutto, delegato FAI della sede di Portogruaro, in collaborazione con la prof.ssa Elisabetta Dall’Oro, delegata FAI Scuola della stessa Delegazione, che insieme si sono fatti promotori dell’iniziativa.

La competizione durante la prova di competenza ha stimolato i ragazzi nella realizzazione della brochure e la votazione che è seguita ha fatto sì che si misurassero con una, seppur piccola, votazione democratica, che li ha resi tutti partecipi nella scelta del prodotto definitivo da regalare durante la giornata FAI. 

“La Vergine dell’Apocalisse” di Giuseppe Calore (1804)

Presbiterio e Altare Maggiore

Mattia Ceolin, Elisabetta Dall’Oro, Patrizia Senno, Andrea Maurutto, Eleonora Salvador, Angela Saulle e Fabiana Veronese  - Scuola Secondaria di I grado "Giuseppe Toniolo" di San Stino di Livenza

giovedì 4 dicembre 2025

Laboratorio di Cucito in classe 2ª – Un Alberello di Natale fatto con il cuore

Introduzione

All’interno del percorso laboratoriale dedicato alla creatività e alla manualità, gli alunni della classe seconda A della scuola primaria “Don Michele Martina” hanno realizzato un dolce alberello di Natale imbottito, cucito interamente da loro.

Un’esperienza semplice, lenta e preziosa, che ha permesso ai bambini di sperimentare il piacere del fare con le proprie mani, imparando a prendersi cura delle piccole cose e a vivere il momento presente — un insegnamento raro in un mondo che spesso corre senza fermarsi.

Perché il cucito nella scuola primaria?

Il cucito è un’attività che educa alla concentrazione, alla precisione e alla calma interiore.

Richiede attenzione, gesti misurati e un ritmo che invita a rallentare.

I bambini imparano ad ascoltare il materiale, a capire come far scorrere il filo, a osservare ciò che stanno creando.

Si sviluppa così la coordinazione, ma anche la capacità di aspettare, provare, correggere e riprovare.

Il laboratorio diventa un piccolo spazio protetto dove si cresce in autonomia, si sperimenta e ci si sostiene a vicenda. Spesso i bambini, spontaneamente, si aiutano: chi ha capito un passaggio lo mostra al compagno, qualcuno tiene ferma la stoffa, qualcun altro incoraggia chi ha più difficoltà. Nasce così un clima di collaborazione naturale e autentica.

Il progetto: un Alberello di Natale unico per ogni bambino

Per avvicinarsi alle festività, i bambini hanno lavorato alla creazione di un alberello imbottito in feltro.

Ogni passaggio — dalla cucitura all’imbottitura, fino alla decorazione — è diventato occasione per scoprire il valore del tempo lento e della cura.

Fasi del lavoro

1. Preparazione del materiale

Gli alunni hanno scelto i materiali necessari: feltro, filo, ago in plastica, ovatta e piccoli elementi decorativi.

2. Cucitura della sagoma

Seguendo i fori predisposti, i bambini hanno imparato la loro prima “filza”, scoprendo che ogni punto richiede concentrazione e delicatezza.

3. Imbottitura

Prima di chiudere la sagoma, è stata inserita l’imbottitura: un gesto semplice ma significativo, perché l’albero “prende vita” tra le mani di chi lo crea.

4. Decorazione finale

Bottoni e cerchi in feltro hanno personalizzato ogni alberello, rendendolo unico come chi lo ha realizzato.

Cosa abbiamo osservato

Durante il laboratorio sono emerse competenze preziose:

  • maggiore attenzione e precisione;
  • capacità di attendere e rispettare i tempi del lavoro;
  • collaborazione autentica tra i bambini;
  • orgoglio e gioia nel vedere crescere il proprio manufatto;
  • rispetto per i materiali e per il processo creativo.

Ma soprattutto, abbiamo visto i bambini rallentare: concentrarsi sul filo che passa, sulle mani che muovono la stoffa, sull’oggetto che piano piano prende forma.

In un mondo che li spinge continuamente in avanti, questo laboratorio ha insegnato il valore del qui e ora, della lentezza, della cura delle piccole cose.

Conclusione

L’alberello cucito dai bambini non è solo un “lavoretto” natalizio: è il frutto di un percorso fatto di calma, attenzione e responsabilità.

È un invito a fermarsi, a respirare, a godere del gesto semplice del creare insieme.

Attività come questa confermano il valore della didattica laboratoriale: un modo di imparare che mette al centro il bambino e lo accompagna nella crescita personale, relazionale e creativa.

Monica Boso e  Nicola Franco - Scuola primaria "Don Michele Martina" di San Stino di Livenza

mercoledì 3 dicembre 2025

QUANDO LA MATEMATICA PUO’ ESSERE DIVERTENTE - classe I della scuola primaria

Primi giorni di scuola, la maestra domanda: “Ma a voi piace la matematica?”… 

qualche visetto sorridente, alcuni perplessi… qualcuno addirittura spaventato!

Mamma mia! E adesso come facciamo? Beh… basta giocare con la matematica!

Abbiamo iniziato il nostro percorso utilizzando il dado magico e il gioco dell’Acchiappapietre. 

Ogni bambino aveva a disposizione 3 pietre colorate e doveva lanciare il dado a turno, a seconda della parola doveva poi dare/ricevere una pietra dai compagni posti a destra o sinistra e prendere/mettere una pietra dentro il cestino.

Il gioco ha dato la possibilità di verificare sia la conoscenza di destra/sinistra che la capacità di calcolo mentale, dato che tra di loro si chiedevano… ”ma tu adesso quante pietre hai?”

Siamo poi passati al quaderno e abbiamo visto che i numeri possono essere costruiti e rappresentati in modi differenti: con il pongo, con i ten frames, con i mathlink cubes, con i popsicle sticks, con i dadi, con i tappi, con le dita, sull’abaco, sulla linea dei numeri, e con il cartoncino come le immagini del libro “Numeri nascosti” che ci stanno accompagnando in questo nostro viaggio.



Abbiamo anche scoperto che la geometria può essere gentile: attraverso il tangram abbiamo costruito il “cuore della gentilezza”, confrontando nel frattempo le figure geometriche e differenziandole per caratteristiche principali (grandezza e numero dei lati).


Abbiamo gareggiato a squadre durante la sfida di Halloween, durante la quale ci siamo guadagnati i nostri magici stickers (e un piccolo mostro spaventosissimo!) e tra poco affronteremo le sfide che i nostri amici elfi, Max e Speedy, ci lanceranno per guadagnarci la sorpresa di Natale!




Caterina Romeo  - Scuola primaria "Edmondo De Amicis" di La Salute di Livenza