lunedì 11 novembre 2024

Il Milionario Quiz “Introduzione al Corpo umano” - gioco interattivo

 

Destinatari: classe quinta primaria 

Ambito disciplinare: Scienze 

Metodologia: Gamification, gioco a squadre 

Strumenti: Genially app, Classroom 

Obiettivi disciplinari: Osservare e descrivere il funzionamento del corpo come sistema complesso. Conoscere la struttura e la funzione delle cellule, dei tessuti, degli organi, dei vari sistemi/apparati. 



Obiettivi di Educazione Civica

- Vivere esperienze concrete nell’ambiente scolastico: instaurare relazioni interpersonali, sperimentare forme di condivisione e collaborazione;

-Mettere in atto comportamenti di autonomia, autocontrollo, fiducia in sé;

-Rispettare le regole e le norme della vita associata

Descrizione: L’insegnante crea un quiz digitale sul modello del famoso gioco televisivo a premi “Il milionario” con l’utilizzo delle piattaforme Genially app e Classroom (quest’ultima per la condivisione dei giochi creati) proponendo i contenuti già studiati e consolidati all’interno del libro di testo di Scienze 5. Gli alunni delle due squadre formate dall’insegnante, a turno, vengono invitati alla LIM a rispondere alle domande a scelta multipla, guidati dalla consultazione con il gruppo prima di cliccare sul tasto invio; i compagni eventualmente rimandano ai tre tipi di aiuto: 50:50, audience, aiuto da casa. Ad ogni risposta esatta, confermata da un suono, corrisponde un punteggio “monetario”. Se si commette un errore, riprova un membro della squadra avversaria. Il gioco ha lo scopo di essere uno strumento di auto-verifica per gli alunni, sull’efficacia del proprio metodo di studio. Questo gioco potrà anche essere utilizzato come strumento di studio soprattutto per quegli alunni che mostrano qualche difficoltà nella comprensione ed esposizione orale.

Angelique Cannavò - Scuola primaria "Don Michele Martina" di San Stino di Livenza

mercoledì 6 novembre 2024

A tutto CLIL...

Il CLIL è un approccio metodologico che prevede l'insegnamento di una disciplina non linguistica (Tecnologia, Letteratura, Matematica, Musica…) in lingua diversa da quella madre, al fine di integrare l'apprendimento linguistico e l'acquisizione di contenuti disciplinari.

Noi abbiamo deciso di iniziare la nostra sperimentazione, scegliendo la lingua inglese.

Durante le lezioni CLIL si deve avere un grande tolleranza linguistica, il che significa privilegiare la fluency (fluidità) alla accuracy (precisione): la lingua deve essere un mezzo per garantire l'apprendimento e non una barriera.

Le componenti fondamentali di questo approccio sono:

cognition (metacognizione)

communication (interazione linguistica)

content (contenuto disciplinare)

citizenship (cittadinanza). 

Il CLIL nasce infatti da un'esigenza di unione e allo stesso tempo da una necessità di vedere le cose da un punto di vista diverso dal proprio: è dunque un buon esercizio di pensiero critico e di cittadinanza.

Scuola Secondaria di I grado "Giuseppe Toniolo" di San Stino di Livenza e Scuola Secondaria di I grado "Antonio Fogazzaro" di La Salute di Livenza

venerdì 7 giugno 2024

Lo sport come momento di inclusione

Venerdì 17 maggio si è tenuto il momento finale delle attività di quest’anno per le “Giornate dello sport”: gli alunni della scuola primaria “Vittorino da Feltre” di Biverone hanno avuto il piacere di ospitare l’atleta paralimpico e soldato presso la caserma CIMC group di Motta di Livenza, Davide.

Davide, ragazzo molto sportivo prima dell’amputazione della gamba destra, pratica a livello agonistico  sitting volley (pallavolo da seduti) e molti altri sport a livello amatoriale. Durante l’incontro Davide ha raccontato della sua esperienza e di come si sia approcciato a questo sport, mettendo in risalto come una situazione di disabilità possa aprire invece a nuove esperienze di vita e permettere, nel suo caso, di partecipare ai campionati e agli europei di sitting volley, viaggiando assieme a tutta la sua squadra in diverse parti del mondo. Davide inoltre ha parlato dell’importanza del Fair Play, di rispettare i compagni di squadra e soprattutto il rispetto degli avversari perché, oltre che giocatori, ciascuno di loro è una persona con carattere e caratteristiche differenti, che necessita di rispetto reciproco. Ha concluso ricordando l’importanza di praticare sport e soprattutto fare giochi di squadra in cui tutte le persone, in base alle loro potenzialità, possono essere in grado di arricchire e rendere più coeso il gruppo. Alla fine si è tolto la protesi e ha permesso agli studenti di toccarla. I ragazzi si sono avvicinati incuriositi a questo oggetto che permette a Davide di camminare normalmente.

Questo incontro è stato il momento conclusivo delle attività delle “Giornate dello sport”, tenutesi il 15 e 16 febbraio,  in cui le insegnanti hanno voluto avvicinare gli alunni agli sport paralimpici. 

In palestra, tutte le 5 classi avevano praticato il sitting volley con l'insegnante di motoria Giulia Veggian. 

In classe, a seconda dell’età avevano visto alcuni cartoni animati in cui proponevano situazioni in cui personaggi con possibilità diverse si mettevano in gioco e raggiungevano obiettivi nello sport come gli altri (Kit e Kate sulla gara di corsa, Una zebra alla riscossa), brevi spezzoni del documentario “Rising phoenix” sulla storia delle paralimpiadi, di gare durante le paralimpiadi, conosciuto alcuni sportivi tra cui Bebe Vio.

Gli alunni hanno riflettuto su come le persone in situazione di disabilità siano in grado di svolgere, con gli opportuni aiuti, tutte le attività e gli sport delle persone normodotate.

Marilisa Marson - Scuola primaria "Vittorino da Feltre" di Biverone

martedì 21 maggio 2024

Da Emily Warren Roebling a Zaha Hadid - Le donne nella storia dell’ingegneria e dell’architettura tra ‘800 e ‘900

Che cos’hanno in comune Emily Warren Roebling, Emma Strada, Elvira Poli, Signe Hornborg, Sophia Hayden, Margarete Schütte-Lihotzky, Eileen Gray, Charlotte Perriand, Lina Bo Bardi, Zaha Hadid, Odile Decq, Maya Lin, Gae Aulenti, Shelley McNamara, Yvonne Farrell, Lesley Lokko, Guendalina Salimei?  Attraverso la metodologia del Web-Quest, secondo la regola delle cinque W (Five Ws  o W-h questions), gli alunni, organizzati a coppie, indagano su vita e opere delle protagoniste  scelte -  tra un ventaglio di proposte offerto dall’insegnante – sulla base dei propri interessi (epoca storica, paese di provenienza…) o semplice curiosità.

Con il supporto di una presentazione infografica successivamente gli alunni, nel ruolo di “Professori per un giorno”,  spiegano ai compagni quanto appreso. A conclusione delle presentazioni segue un dibattito nel corso del quale vengono messi in luce gli ostacoli che queste donne hanno incontrato nel loro percorso professionale e di vita, ma anche  i punti di forza che hanno permesso loro di superare difficoltà e diffidenze e affermarsi – siano esse pioniere ottocentesche, archistar del secolo scorso o sconosciute dei nostri giorni – in un mondo professionale ritenuto di esclusivo appannaggio maschile. Ne sono testimoni ed esempio per le giovani  generazioni le loro vite e le loro opere. Non è un caso che, in seguito a tale attività, diverse alunne abbiano scelto di approfondire alcune di queste figure nell’ambito del percorso interdisciplinare da proporre per il colloquio d’esame.

“Sono semplicemente un architetto, non una donna architetto” (Zaha Hadid)

Vania Geretto - Scuola Secondaria di I grado "Giuseppe Toniolo" di San Stino di Livenza

Un cuore modello

A conclusione dello studio dell’apparato circolatorio, agli alunni della classe 2BS del plesso Toniolo è stato proposto di creare un modello di cuore al fine di rendere più interessanti e, quindi, più facilmente assimilabili gli argomenti trattati.




In classe è stato costruito un modello semplificato dell’intero apparato: con 4 bicchieri di plastica, sovrapposti e uniti a coppie, è stato costruito il cuore, mentre dei fili rappresentavano le arterie che partono e le vene che arrivano al cuore. Ciascuno studente doveva poi preparare un proprio cuore con il materiale a disposizione e secondo la tecnica che ritenevano più opportuna. Alcuni alunni hanno riproposto il modello mostrato in classe con bicchieri e filo, altri hanno disegnato una propria versione di cuore, altri ancora hanno utilizzato plastilina o das creando sezioni o modelli tridimensionali dell’organo. Così facendo, tutti hanno potuto “osservare” da vicino e comprendere attraverso un canale diverso la struttura e il funzionamento di questo importante organo.
 




Alessandra Botter – Scuola Secondaria di I grado “Giuseppe Toniolo” di San Stino di Livenza

Il condomino - tra STEAM, cooperazione e inclusione (attività di Paper Design)

Obiettivo 

Costruire un ”condominio” che rappresenti la classe attraverso la realizzazione della “stanza dei sogni” da parte di ciascun alunno. L’attività prende spunto dall’opera “Guscio – storie da esplorare” dell’Illustrator/Visual  and paper Designer Alessia Elettra Campana nella quale in ogni stanza “è narrata e rappresentata la vicenda di un diverso inquilino a cui è associato un ambiente della casa che ne rispecchia usi e costumi” in un microcosmo di diversità che convivono e dialogano “sotto uno stesso tetto”.

Gli alunni sono invitati a progettare e realizzare una propria stanza, decorandola e arredandola a piacere, inserendo un personaggio che li rappresenti, un alter ego…Una volta ultimate,  le “stanze” vengono assemblate per comporre il “condominio della classe”.

Sequenze operative

Presentazione dell’attività e illustrazione dell’opera “Guscio” della designer A. E. Campana. Agli alunni viene chiesto di descrivere quanto viene loro mostrato e di ipotizzare tecniche, materiali e strumenti necessari.

Misurazione e tracciatura del foglio per la realizzazione della “stanza” con il vincolo della dimensione del triedro mongiano (12 cm) per la creazione di moduli facilmente ottenibili dai fogli dell’album di disegno tecnico. Taglio e piegatura per passare dal 2D al 3D.

Ideazione della stanza e scelta delle carte colorate per rivestire pareti e pavimento: misurazione, tracciatura, taglio e incollaggio.

Realizzazione e collocazione degli arredi, dei complementi, degli elementi decorativi e dell’abitante della stanza.

Compilazione di una scheda di autosservazione/autovalutazione del processo e del prodotto, con riferimento a difficoltà/criticità incontrate e relative strategie adottate ai fini del loro superamento. 

Assemblaggio dei moduli per la costruzione del condominio.


Prerequisiti e competenze in gioco

Gli alunni affrontano questa attività dopo aver esperito il  concetto di sviluppo di un solido geometrico alla fine della classe prima con relative esperienze di smontaggio/montaggio di imballaggi cartacei e progettazione di packaging e aver appreso, nel corso del primo quadrimestre della classe seconda,  a rappresentare i solidi geometrici con il metodo delle proiezioni ortogonali. Il laboratorio qui descritto consente agli alunni di mettere in pratica quanto appreso sul piano teorico, sperimentando concretamente la rappresentazione e la manipolazione di “oggetti-spazio”.

In secondo luogo l’attività chiede loro di progettare per  realizzare poi quanto ideato: è questa la fase di problem-solving. In questo ambito gli alunni si misurano con limiti e difficoltà pratiche e mettono in atto strategie per superarli, con soluzioni anche personali e originali. E’ anche la fase in cui gli alunni spontaneamente condividono con i compagni le soluzioni trovate.

Scaturisce in  questo modo negli alunni anche la consapevolezza della necessità di collaborare se si vuole raggiungere un obiettivo comune: se non ci sono stanze non c’è condominio.

Un’ulteriore riflessione riguarda l’aspetto dell’orientamento; quest’attività infatti, portando ogni alunno a ideare e realizzare la  propria “stanza dei sogni” pone a ciascuno delle domande che favoriscono l’autoconoscenza. 

Ogni stanza è diversa e “parla” di chi l’ha realizzata, quasi come un “autoritratto”; nel “condominio-classe” le diversità convivono, si confrontano, si conoscono.



Vania Geretto – Scuola Secondaria di Primo grado “G. Toniolo” di San Stino di Livenza

Com'è fatta una cellula?

 La cellula è la più piccola unità di tutti gli esseri viventi, ma com’è fatta? 

Dopo aver studiato i tipi di cellula e gli organuli che le costituiscono, le ragazze e i ragazzi della classe 1^ES della scuola “G. Toniolo” hanno costruito un modello di cellula con materiale di uso quotidiano (scatole di scarpe, bottiglie, sacchetti di plastica, carta, pile, pongo, pasta di varie forme, ecc.). 

Gli alunni sono stati invitati a pensare a un modello che potesse rendere concreta la struttura cellulare studiata e si è lasciata ampia libertà per la scelta dei materiali da usare. Nel valutare quali fossero quelli più adatti, gli studenti hanno potuto riflettere sui rapporti tra la forma e la funzione non solo degli organuli cellulari, ma anche del materiale che li potesse rappresentare: la parete cellulare può essere realizzata con una scatola di scarpe o con una bottiglia che danno forma e rigidità; i mitocondri possono essere rappresentati con una pila, essendo le “centrali energetiche” della cellula, o con un fagiolo o un arachide, che ne ricordano la forma. 

Ragazzi e ragazze hanno potuto “toccare con mano” i microscopici organuli che avevano solo osservato e si sono sbizzarriti e impegnati per riprodurre anche il più piccolo dettaglio, dando libero sfogo alla loro creatività.

Cellula procariote



Cellula eucariote vegetale


Cellula eucariote animale





Alessandra Botter – Scuola Secondaria di I grado “Giuseppe Toniolo” di San Stino di Livenza

lunedì 20 maggio 2024

Giornata della Musica

Mercoledì 8 maggio abbiamo celebrato la Giornata della Musica con tre lezioni-concerto organizzate in collaborazione con la Scuola di Musica "Paul Jeffrey".

I bambini di 3a, 4a e 5a della scuola Primaria "E. De Amicis" e i ragazzi della Scuola Secondaria "A. Fogazzaro", suddivisi in tre turni, si sono recati in palestra a La Salute di Livenza e hanno potuto partecipare all'esibizione di quattro maestri, che hanno formato una band appositamente per questo avvenimento. 

I maestri Alice Risolino (voce), Alessandro Pasqual (chitarra), Giacomo Zangrando (basso) e Manuel Smaniotto (batteria) si sono esibiti e hanno spiegato le peculiarità dei loro strumenti, coinvolgendo i ragazzi e trasmettendo passione e cura per il loro mestiere.

Ragazzi e docenti accompagnatori hanno molto gradito questa esperienza, partecipando con entusiasmo e attenzione. 

Questi alcuni pensieri raccolti fra i ragazzi nei giorni successivi:

“Questa giornata è stata indimenticabile!”

“È stato molto entusiasmante”

“Mi ha stupito molto che non fossero una band già esistente e che abbiano suonato così bene e con tranquillità anche se erano una nuova formazione”

“È stato meraviglioso! È stato stupendo!”

“Era la prima volta che vedevo una band dal vivo: mi è piaciuto molto!”

“Mi ha stupito il fatto che erano bravissimi e che facevano ogni brano con tranquillità”

“Mi è piaciuta molto questa attività perché è nata in me una nuova passione”

“Mi è piaciuto che siano riusciti a coinvolgerci”

“Sentire e vedere la musica dal vivo è bellissimo!”

“Si vedeva che i musicisti sono appassionati e ci mettono il cuore”

“È stato bellissimo sentire l’intensità della musica dal vivo”

“Una band solo per noi: è stato molto emozionante!”

“Questa attività l’ho adorata!”

“Mi sono piaciute molto le spiegazioni riguardanti gli strumenti”

“Spero che questa giornata si possa ripetere per gli alunni futuri!”


Anna Piasentier - Scuola Secondaria di I grado "Antonio Fogazzaro" di La Salute di Livenza

C'è spazio nel giardino per ogni fiore - scuola inclusiva

 


Annagiorgia Migliorini - Scuola Secondaria di I grado "Antonio Fogazzaro" di La Salute di Livenza